Melo via dai Knicks solo per i Cavs o i Rockets, Gallinari primo obiettivo dei Clippers, Young vicino agli Warriors
Forse questa volta ci siamo davvero, Carmelo Anthony ha fatto sapere di valutare la possibilità di non sfruttare la No-Trade Clause in caso di scambio con i Cleveland Cavaliers o gli Houston Rockets. La notizia è stata resa nota da Adrian Wojnarowski, da poche ore nuova “penna” di ESPN, che ha rivelato l’interesse di Melo per i Rockets subito dopo l’arrivo in Texas del 9 volte All-Star e suo amico Chris Paul.
Anche LeBron James è in strettissimi rapporti con Anthony e soprattutto i Cavaliers sono l’unica concreta possibilità per lui di arrivare alle Finals, per la prima volta in carriera, vista l’assenza di concorrenza ad Est. La cosa difficile per i Knicks è riuscire ad ottenere una contropartita allettante, sia dai Cavs che dai Rockets.
Griffin resterà ai Clippers, Patty Mills rinnova con gli Spurs, maxi contratto anche per John Wall
Tanti i big che a sorpresa hanno cambiato maglia in queste ore di mercato NBA, ma anche qualche rinnovo importante. Dopo la partenza di Chris Paul le “chiavi” dei Clippers sono nelle mani di Blake Griffin, che ha deciso di restare e firmare un contratto di 173 milioni per 5 anni. Inoltre Griffin ha strappato una clausola che gli consente di rifiutare eventuali trade non gradite.
Fonti vicine al giocatore hanno rivelato i dettagli di una riunione tra il giocatore, coach Rivers e il proprietario Ballmer, meeting andato alla grande seguito da una cena. Sembra che Griffin abbia dichiarato: «Nonostante proposte importanti voglio vincere con i Clippers».
Lou Williams: «Troppi nerd che parlano di sport e nessuno che sia un atleta»
Uno dei più attivi della NBA sui social, specialmente Twitter, è sicuramente Lou Williams, protagonista di ben 3 trasferimenti nel giro di 3 mesi: dai Lakers ai Rockets e poi nuovamente a Los Angeles sponda Clippers (nella trade di Chris Paul). Nelle ultime ore ha deciso di intraprendere una crociata a suon di tweet nei confronti di giornalisti e opinionisti, evidentemente disturbato dalle critiche o dalla poca considerazione.
“Per me è pazzesco che tutti questi nerd parlino di tutti gli sport. Nessuno di questi è un atleta eppure condividono le loro opinioni e analisi”, questo il pensiero di Lou, che poi ha deciso anche di rispondere a chi criticava questa sua accusa.
La gestione del figlio Austin alla base della rottura tra coach Rivers e Chris Paul
Una trade che ha spiazzato tutti quella che ha visto Chris Paul trasferirsi da Los Angeles a Houston, per raggiungere il suo amico James Harden ai Rockets. Dal momento in cui è trapelata la notizia si sono rincorse le voci riguardo ai motivi di una partenza che molti davano per probabile.
È il giornalista di SportsCenter Michael Eaves a rivelare che la causa principale dello scontento del play ex Hornets sarebbe la gestione di Austin Rivers da parte del padre Doc, head coach dei Clippers dal 2013. Un risentimento, secondo Eaves, che avrebbe distrutto l’armonia nello spogliatoio e che si è visto in campo, specialmente nel finale di stagione.
Chris Paul ai Rockets per Patrick Beverley, Lou Williams e Sam Dekker
Clamorosa svolta nella trattativa tra i Los Angeles Clippers e Chris Paul. Già negli ultimi giorni era trapelata la ferma volontà degli Houston Rockets di arrivare al play 32enne e pochi secondi fa si è arrivati all’accordo. Paul ha approfittato della clausola per un altro anno a 24,2 milioni e i Clippers hanno potuto scambiarlo con i Rockets per un pacchetto di giocatori e una prima scelta al Draft del 2018.
La notizia è stata resa nota dal The Vertical, secondo il quale i giocatori a lasciare Houston per Los Angeles saranno Patrick Beverley, Lou Williams e Sam Dekker.
Jimmy Butler fa sapere ai Cavs di voler restare ai Bulls, i Clippers provano a scambiare DeAndre Jordan
I nomi protagonisti del mercato continuano ad essere quelli di Jimmy Butler e Paul George. Per George sembra già scritto un futuro in gialloviola dalle parti di Los Angeles e quindi gli interessi delle squadre top della lega sono virati tutti su Butler. Il numero 21 dei Bulls è il primo obiettivo dei Cavaliers, che stanno provando a fare spazio nel roster per prenderlo subito.
La novità delle ultime ore è però la volontà di Butler di non muoversi da Chicago. Nonostante le voci confermino che il suo tempo a Chicago sia scaduto (dando per quasi certo un suo trasferimento ai Celtics o ai Cavaliers), sembra che sia arrivata ai Cavs la comunicazione direttamente dall’entourage del giocatore: Butler vuole restare ai Bulls, almeno per un altro anno.
Jerry West pronto per la sua prossima e ultima avventura NBA
Si respira un’atmosfera di quelle da ultima grande avventura per Jerry West. Il nuovo consulente, fresco di titolo appena vinto con gli Warriors, ha infatti lasciato intendere che quello coi Clippers sarà il capitolo conclusivo della sua lunghissima e prolificissima carriera in NBA. Ma non per questo, promette, sarà priva di emozioni e voglia di portare la franchigia ai massimi livelli.
Due anni di contratto in cui promette scintille:
I Clippers vogliono raggiungere gli Warriors: Jerry West, un nuova arena e forse addirittura LeBron
Oramai l’obiettivo delle franchigie NBA è dichiarato: costruire una super squadra che possa contestare il dominio dei Golden State Warriors. Anche il Commissioner Adam Silver l’ha detto: «Spetta alle altre squadre migliorare per raggiungere il livello dei campioni».
Uno dei proprietari più ambiziosi dell’intera lega è Steve Ballmer, che vuole portare i suoi Clippers nell’élite della NBA, avendo già soverchiato le gerarchie di Los Angeles. Il progetto costruito intorno a Chris Paul non ha portato i suoi frutti, almeno per i primi anni e molti si chiedono se è arrivato il momento di una rivoluzione del roster, magari partendo da qualche cessione eccellente.
Doc Rivers smentisce le voci della partenza di Chris Paul
L’estate da free agent di Chris Paul è già iniziata e ovviamente si iniziano a susseguire le presunte indiscrezioni sulla sua prossima squadra. Nei giorni scorsi quella più gettonata lo vedrebbe prossimo a un trasferimento a San Antonio, alla corte di coach Gregg Popovich, considerata soprattutto la necessità degli Spurs di rinnovare il reparto dei playmaker, visto l’infortunio di Tony Parker e la sensazione evidente che ormai, a 35 anni, non sia più in grado di guidare la squadra come ha fatto splendidamente nelle stagioni passate.
Un’operazione di mercato suggestiva e che rimetterebbe da subito gli Spurs tra i contendenti per l’anello, ma che non è di facile realizzazione.
Porzingis in rottura coi Knicks? Il web impazzisce per un tweet!
Il caos che regna nei corridoi dei New York Knicks è ormai di dominio pubblico. Carmelo Anthony e Phil Jackson si sono provocati a vicenda con dichiarazioni ai media che fanno pensare che la rottura tra i due sia ormai definitiva. Prende totalmente le parti di Melo nella battaglia il suo compagno Kristaps Porzingis, che è stato scelto al Draft (tra i fischi) proprio da Jackson.
Subito dopo un finale penoso di stagione lo staff societario dei Knicks aveva fissato un incontro per pianificare il futuro con Porzingis, che ha un contratto ancora per 2 anni coi Knicks.
I Jazz eliminano i Clippers e si preparano per gli Warriors, si chiude la carriera di Paul Pierce
Alla fine gli Utah Jazz di coach Quin Snyder passano l’esame di maturità. Dopo aver sprecato l’occasione di chiudere la serie in casa, lo fanno in Gara 7 a casa dei Los Angeles Clippers, vincendo 104 a 91. Tutto sommato una qualificazione meritata per la squadra che ha mostrato una migliore organizzazione di gioco e approfittato dell’infortunio di Blake Griffin, costruendo intorno a Chris Paul e J.J. Redick una gabbia difensiva che ha limitato il primo e escluso totalmente il secondo dal gioco.
Il condottiero di questi Jazz è Gordon Hayward, in NBA da 6 anni e testimone dell’impressionante crescita della squadra che negli anni ’90 si lottava il titolo con i Bulls di Jordan.
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